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La Traccia Domenica 6 Gennaio

FB_IMG_1543661947375Domenica 6 gennaio – Solennità dell’Epifania

IL SOGNO DEI MAGI

(Mt 2, 1-12)

 

  I Magi arrivano da lontano. Il viaggio è lungo e passa dall’interpretazione delle stelle al confronto con le scritture, da un dialogo trasparente con la gente di Gerusalemme alla meditazione profonda di fronte alla grotta di Betlemme.

  Questa capacità di leggere la realtà, senza diffidenza e senza fretta, li rende vicinissimi a Gesù, anche se lontani geograficamente. Erode, invece, è prossimo al bambino, ma del tutto distante da lui. Il suo è un viaggio a ritroso, un vero e proprio arretramento, fatto di mormorazioni e di invidie, di tattiche mafiose e di sconcertante onnipotenza. Per chiedere ai Magi di andare e di tornare da lui deve sentirsi al sicuro, dentro un inattaccabile meccanismo di potere, funzionante in tutti i suoi ingranaggi oliati dalla schiavitù e dalla paura. La scena che ne seguirà non può che essere violenta: tutti i bambini dovranno essere soppressi pur di mantenere il controllo su ogni cosa.

  Dio, però, è altrove, ancora una volta! E’ nel coraggio dei Magi, non nelle strategie cerimoniose di Erode; non è un re sul trono, ma un bimbo fragile adagiato in una mangiatoia. Oggi come allora può succedere di avere bisogno di gente diversa, lontana, capace di risvegliare una chiesa con una ricca storia alle spalle, ma che non riesce più a leggere i segni dei tempi, insistendo su una forma di cristianesimo morente, piuttosto che lasciarsi rinnovare dai nuovi Magi di oggi. E si perde il bambino!

  Chi arriva dall’esterno e bussa alle nostre comunità, che cosa vi trova? Mormorazioni e chiusure, simili alla corte di Erode, oppure gente che sa muoversi con semplicità e scioltezza alla ricerca del Vangelo per il mondo di oggi? Abbiamo sempre bisogno di lasciarci spiazzare dal viaggio dei Magi, per non chiuderci a riccio e saper di nuovo leggere con freschezza le forme inedite della fede che ci chiedono di uscire e cambiare direzione.

  Erode non può sognare, perché è concentrato nell’avere tutto sotto controllo. Abbiamo invece bisogno, come chiesa, del sogno dei Magi, pronti a uscire dal meccanismo, dal già risaputo, risoluti nel tornare per altre strade rispetto a quelle divenute vecchie e sterili, pur di custodire e rilanciare la promessa del vangelo dove fino ad ora si pensava che non potesse risuonare.

  Signore Gesù, che il sogno dei Magi diventi il sogno profetico delle nostre comunità, senza inutili paure!

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