LA TRACCIA – Un pensiero per domenica
Domenica 24 febbraio – 7° domenica del Tempo Ordinario (anno C)
TRABOCCANTE
(Lc 6, 27-38)
La vita si manifesta nella sua qualità umana tramite gesti eccedenti, traboccanti, rispetto ai meccanismi consolidati e al puro buon senso della reciprocità.
Tutto farebbe pensare alla vendetta e invece qualcuno decide liberamente di perdonare: così si rivela e si moltiplica l’umano che è in noi. Non si vede come non si debba rispondere al male con il male e invece qualcuno decide liberamente di disinnescare la violenza cercando comunque e fin dove è possibile una prossimità con l’altro: così si rivela e si moltiplica l’umano che è in noi. Ci si dovrebbe prendere cura gli uni degli altri per essere a propria volta amati e curati. Vero, senza dubbio, ma qualcuno decide di farlo ben prima di volere qualcosa in cambio, che non sia la semplice gioia che gratuitamente ne scaturisce: così si rivela e si moltiplica l’umano che è in noi.
In un contesto in cui è facile sentirci intruppati e schematizzati, fino a ritenere che non abbia più senso andare oltre il puro scambio commerciale, le parole di Gesù sull’amore al nemico ci risvegliano, restituendoci con forza la consapevolezza e la fiducia che l’umano sta sempre in ciò che è debordante, traboccante, sovrabbondante rispetto agli schemi troppo assodati, o ad una giustizia che si limita ad una tranquilla reciprocità.
E’ qui che il vangelo ci apre un mondo, un modo di essere e di vivere i rapporti tra di noi che senza il suo annuncio non potremmo scorgere, né riconoscere come possibile. Per Gesù stesso l’eccedenza dell’amore gratuito e del perdono incondizionato non sono una passeggiata, ma dono dall’alto, da chiedere e da invocare senza stancarsi rivolgendosi all’agire misericordioso del Padre.
Mai come oggi la vita umana è custodita da gesti traboccanti, che con libertà e senza dare spettacolo escono dal meccanismo del puro buon senso e osano l’impossibile. Dio è lì, silenzioso, a generare e sostenere ciò che eccede, ciò che sta fuori dalle righe, ciò che è consegnato al coraggio fiducioso di una libertà in grado di cercare fino in fondo una possibile prossimità con l’altro.
E’ inutile, dobbiamo farcene una ragione, per quanto ci sembri difficile o nascano in noi delle resistenze: solo in questo modo la vita si trasmette e prosegue, perché a meno di tanto il mondo sarebbe già finito da un pezzo e l’umano che è in noi insieme con lui!